Our World: ambiente e società
Ci impegniamo attivamente per la tutela del clima e puntiamo ad un uso responsabile delle risorse naturali per consegnare alle future generazioni un pianeta migliore. Meno emissioni di CO₂, meno imballaggi e meno sprechi alimentari, materie prime più sostenibili e filiere produttive a impatto zero sulla deforestazione: sono questi gli obiettivi a cui lavoriamo, giorno dopo giorno.
Ogni anno piantiamo un albero a simboleggiare il nostro impegno nei confronti dell'ambiente.
Business rigenerativo significa non solo proteggere costantemente il nostro mondo a vantaggio di persone e animali, ma anche migliorarne le condizioni di vita.
Al momento cameo sta lavorando a un progetto per promuovere varie forme di agricoltura rigenerativa e rifornirsi di materie prime da agricoltura rigenerativa. In questa prima fase il progetto si concentra su frumento e altri cereali, zucchero (da barbabietola) e prodotti caseari. Nel 2024, verranno lanciati in questo contesto progetti pilota.
A marzo del 2024 abbiamo aderito all’iniziativa Science Based Targets (SBTi) impegnandoci a raggiungere obiettivi climatici basati su evidenze scientifiche e a fornire un resoconto continuo in conformità con i criteri riconosciuti a livello mondiale. Da anni riduciamo continuamente le nostre emissioni di CO₂ e il nostro stabilimento di Desenzano del Garda ha raggiunto la neutralità climatica già nel 2015. Ma le nostre ambizioni sono ancora più grandi: entro il 2030 vogliamo migliorare la nostra impronta ambientale riducendo del 35% le emissioni totali di CO₂ per poi raggiungere la neutralità climatica anche in tutte le fasi che impattiamo indirettamente entro il 2050.
All'inizio del 2024 abbiamo aderito all’iniziativa Science Based Targets (SBTi) impegnandoci quindi su due fronti: raggiungere obiettivi climatici di riduzione delle emissioni di CO₂ basati su evidenze scientifiche e fornire dei report periodici in conformità con i criteri riconosciuti a livello mondiale. Ma questo è solo l’inizio: partendo da qui, puntiamo a ridurre il consumo di energia, a produrne sempre di più in autonomia o ad acquistarne esclusivamente da fonti rinnovabili.
L’SBT è un’iniziativa congiunta e promossa da quattro enti: l’organizzazione internazionale no-profit Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF). È stata lanciata nel 2015 per aiutare le aziende a fissare gli obiettivi di riduzione delle emissioni in linea con le attuali evidenze scientifiche relative al cambiamento climatico e con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi: limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali.
Entro il 2030, tutti i nostri materiali di imballaggio dovranno essere riciclabili, riutilizzabili o compostabili. Per questo motivo rimuoveremo, ridurremo o riutilizzeremo le confezioni, garantendo al tempo stesso il medesimo livello di protezione del prodotto. In futuro, l'obiettivo è riutilizzare ogni singola confezione in modo che le materie prime rimangano in circolo. Ciò sarà in linea con il nostro piano per la riduzione delle emissioni di CO₂ nell’ambito del nostro impegno SBTi.
I nostri colleghi lavorano per migliorare la riciclabilità dei nostri imballaggi.
Migliore riciclabilità e meno materiali di imballaggio. Sono questi i nostri principi di base sul fronte del riciclo, per i quali ci mobilitiamo con una serie di iniziative.
Ci impegniamo a garantire che venga buttato via meno cibo possibile. Per raggiungere questo obiettivo, ottimizziamo costantemente l’impiego delle materie prime, migliorando la collaborazione con fornitori e rivenditori. Inoltre riesaminiamo continuamente i nostri prodotti.
Il 25% in meno: ecco di quanto ridurremo lo spreco alimentare su scala mondiale nei nostri stabilimenti e magazzini entro il 2025. Per farlo, misuriamo con la massima precisione le perdite di materia prima in tutti gli stabilimenti internazionali, ricavandone provvedimenti volti a migliorare il bilancio in tutte le sedi. Già da soli, questa armonizzazione e questo scambio ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo negli stabilimenti per la produzione della pizza entro il 2022. Il prossimo passo sarà fissare obiettivi nuovi e più ambiziosi, e ovviamente continuare a perseguirli.
Abbiamo rilevato che si genera spreco alimentare ogni volta che una linea si ferma e stiamo facendo di tutto per evitarlo. Durante la produzione delle nostre pizze, le basi non conformi agli standard qualitativi, perché troppo sottili o troppo piccole, vengono nuovamente impastate. Infine, nella fase in cui la mozzarella viene distribuita sulle pizze, quella che cade sul nastro viene interamente raccolta e poi immessa nuovamente nel processo.
10.000 kg di frutta brutta salvati in due anni, equivalenti a 25.000 kg di CO₂ risparmiati, la quantità emessa da circa 73 voli da Roma a Londra. Sono questi i numeri della nostra campagna Sensi di Polpa, giunta nel 2023 alla sua terza edizione. Una campagna nata per sensibilizzare le persone e promuovere buone pratiche, fornendo idee su come riutilizzare la frutta brutta. È proprio la frutta, infatti, l’alimento più sprecato in assoluto: secondo un’indagine della Commissione Europea, nel 2019, solo in Italia, sono finiti tra i rifiuti 5.4 milioni di tonnellate di frutta, il 38.6% dell’intero spreco alimentare.
Zucchero, farina, cacao o vaniglia: le materie prime sono al centro dei nostri prodotti. E anche il loro acquisto fa parte delle nostre responsabilità sociali e ambientali.
La deforestazione dei terreni agricoli è un problema globale. Le foreste preservano la biodiversità del nostro Pianeta, forniscono habitat per animali ed esseri umani, ma soprattutto sono in grado di assorbire grandi quantità di anidride carbonica. Per questi motivi, entro la fine del 2025, ci siamo posti l’obiettivo di implementare catene di approvvigionamento ad impatto zero sulla deforestazione e che non comportino alcuna conversione d’uso di boschi e foreste.
Nel definire i termini “foresta” e “deforestazione”, siamo guidati dai criteri dell’Accountability Framework Initiative (AFI). Il piano ha stabilito la cosiddetta "data limite" al 01 gennaio 2020: data dopo la quale non può aver avuto luogo alcuna deforestazione nelle aree in cui vengono prodotte le materie prime utilizzate nei nostri prodotti. Non vogliamo inoltre che le foreste o i boschi vengano abbattuti per produrre materie prime destinate alle nostre produzioni, né vogliamo che altri ecosistemi come zone umide, savane o praterie vengano convertite in terreni agricoli.
Per compiere rapidi passi in avanti ci stiamo inizialmente concentrando su materie prime a rischio di deforestazione particolarmente elevato: tra queste figurano soia, cacao, zucchero di canna e carta per i nostri imballaggi. Ma questo elenco include anche latte e prodotti derivati e gelatina, poiché questi ingredienti richiedono grandi superfici per la coltivazione di mangimi per animali e pascoli. Per queste materie prime ad alto rischio di deforestazione sviluppiamo specifiche soluzioni in collaborazione con i nostri fornitori, definiamo nuovi standard di acquisto e ne monitoriamo il rispetto.
Vogliamo offrire sempre più prodotti vegetariani e vegani, anche all’interno dei nostri assortimenti classici. Al tempo stesso, ci impegniamo a garantire che i metodi di allevamento, pesca, macellazione e trasporto dei prodotti di origine animale da noi acquistati siano il più possibile rispettosi.
Dal 2008 utilizziamo nei nostri prodotti a marchio cameo e Paneangeli uova e prodotti derivati esclusivamente da allevamenti a terra e che rispettano i criteri del nostro Food Standard: un manuale che stabilisce i requisiti di qualità, sicurezza alimentare, tracciabilità e sostenibilità di tutte le nostre materie prime. Il salame e il prosciutto, che utilizziamo sulle nostre pizze, provengono da carne certificata dal programma QS di Qualität und Sicherheit GmbH, cosa che ci permette di garantire il rispetto di alti standard di zootecnia e sicurezza alimentare. Siamo inoltre impegnati a migliorare la trasparenza all'interno della filiera riducendone la complessità e, allo stesso tempo, migliorando ulteriormente il benessere degli animali coinvolti nella produzione delle materie prime che utilizziamo. In questo caso si tratta di affrontare sfide non solo in termini di costi, ma soprattutto in termini di disponibilità di materie prime con standard di sostenibilità più elevati.
Dal 1999 il nostro sistema di gestione ambientale è certificato secondo la norma ISO 14001.